La flora

di Castelluccio di Norcia

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Di Walter Testa

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LA FLORA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA

Il paese è situato su una collina che domina una vasta piana di origine tettonica e carsica, detta "il Pian Grande". Dal punto di vista architettonico il paese è compatto: le case sono raggruppate in centro e formano una struttura concentrica in cima alla collina. Le stalle sono rivolte verso l'esterno in modo che il letame ed i rifiuti possano essere scaricati sulle pendenze.


Leontopodium alpinum ssp. nivale - Foto W.Testa
La pastorizia rappresenta tuttora un elemento importante per l'economia della zona. Attorno alle case e soprattutto sui pendii della collina, vista la grande influenza antropica, si è sviluppata una vegetazione nitrofila assai particolare. Sono state segnalate per l'abitato di Castelluccio di Norcia, tre associazioni in particolare: Chaerophylletum aurei, Conietum maculati e Heracleo-Rumicetum obtusifolii, formate tutte e tre da alte erbe nitrofile. Il seguente è un elenco dettagliato delle specie facenti parte di queste associazioni:

Foto W.Testa
Agropyron repens L., Anthemis tinctoria L., Arctium minus (Hill.) Bernh., Artemisia vulgaris L., Asperula arvensis L., Ballota nigra L., Bromus sterilis L., Campanula glomerata L., Capsella bursa pastoris (L.) Med., Capsella rubella Reuter, Carduus pycnocephalus L., Chaerophyllum aureum L., Chelidonium majus L., Chenopodium album L., Chenopodium bonus henricus L., Chrysanthemum parthenium L., Cirsium arvense (L.) Scop., Conium maculatum L., Cruciata laevipes L., Dactylis glomerata L., Galium aparine L., Geranium pyrenaicum Burm., Geum urbanum L., Heracleum sphondylium L., Heracleum sphondylium L. ssp. ternatum (Valen.) Brummit, Lamium maculatum L., Lapsana communis L., Lolium perenne L., Malva neglecta Wallr., Malva sylvestris L., Medicago lupulina L., Poa alpina L., Poa trivialis L., Ranunculus lanuginosus L., Rumex crispus L., Rumex obtusifolius L., Sambucus ebulus L., Sambucus nigra L., Sanguisorba minor Scop., Silene alba (Miller) Krause, Stachys germanica L. ssp. germanica, Stachys silvatica L., Stellaria media (L.) Vill., Sylibum marianum (L.) Gaert, Taraxacum officinale Weber, Thlaspi perfoliatum L., Trifolium repens L., Urtica diodica L., Veronica chamaedrys L., Veronica persica Poiret (HRUSKA K., 1982).
Tra le specie vegetali di particolare valore ecologico dell'Appennino Umbro Marchigiano, segnalo Ribes uva-crispa L. (uva spina, in dialetto castellucciano "lo marsinu") della famiglia delle Saxifragaceae, (vedi la foto a destra) un arbusto spinoso e deciduo alto 1-2 metri che a seconda della quota e della stagione, fiorisce ad aprile-giugno e fruttifica ad agosto-settembre. I frutti sono bacche ovoidi o globose, giallo-dorate a maturazione, se consumati immaturi hanno proprietà lassative, dimagranti, anabolizzanti, colicriniche e deostruenti biliari. I frutti maturi, sono dolci e possono essere utilizzati per preparare marmellate (PIOTTO B. et al. 2005).

Ribes uva-crispa L. - Foto W.Testa

 

LA FLORA DEL PIAN GRANDE

Il Pian Grande di Castelluccio di Norcia è un vasto bacino di origine carsica e strutturale circondato da rilievi montuosi che raggiungono quote di 1600-1700 m. Fa parte di un sistema di altri Piani minori come il Pian Piccolo e il Pian Perduto.Possiamo dividere dal punto di vista ambientale il Pian Grande in 4 settori omogenei:

•  con colture agrarie (erbai, orzo e lenticchie); nelle immediate vicinanze di Castelluccio e al di sotto delle pendici del Monte Vettore,
•  con prati falciabili; quasi esclusivamente nelle zone esterne in due fasce ad Ovest e ad Est, dopo lo sfalcio sono sottoposti al pascolo,


Foto W.Testa
• con pascoli; settore vasto che occupa la porzione centrale del Pian Grande,
• con vegetazione palustre, riguardante la parte più a bassa quota, solcata dal Fosso dei Mergani che da m. 1270 convoglia le acque in un grande inghiottitoio a quota 1252.

Dal punto di vista geomorfologico si possono distinguere zone con detriti calcarei e zone con argille lacustri (ovviamente depositate quando il bacino ospitava un lago e nelle fasi di prosciugamento di questo).
La vegetazione si può attribuire a quattro alleanze principali, alle quali corrispondono diverse condizioni edafiche:

Foto W.Testa

•  Caricion gracilis , con le associazioni Caricetum vesicarie (Carex vescicaria, Carex gracilis, Ranunculus flammula, Juncus acutiflorus), Caricetum vulpinae (Carex vulpina, Carex gracilis, Ranunculus flammula, Agrostis canina, Carex hirta, Ranunculus repens), Caricetum gracilis (Carex gracilis, Leontodon autumnalis, Ranunculus montanus, Ranunculus auricomus, Carex panacea, Veronica scutellata, Galium conscritum, etc. etc.), quest'ultima distinguibile in due subassociazioni, una delle quali caratterizzata anche dalla rara specie Carex buxbaumii, relitto glaciale presente in poche stazioni delle Alpi e delle Langhe (Piemonte) nel Pian Grande (Umbria), (CORTINI PEDROTTI C. et al., 1973). Secondo CONTI F.et al., 2005 Carex buxbaumii Wahlenb. subsp. buxbaumii è presente oltre che in Piemonte ed in Umbria, in Abruzzo e in Friuli Venezia Giulia ma non ritrovata. L'alleanza Caricion gracilis ha caratteristiche idrofile ed è sviluppata nella zona impermeabile sul fondo delle doline a scodella e nell'alveo del Fosso dei Mergani (CORTINI PEDROTTI C. et al., 1973). Merita una menzione la presenza della rarissima Carex disticha Huds di cui era conosciuta fino a poco tempo fa un'unica stazione proprio nel Pian Grande (HRUSKA K., 1982) trovata più recentemente anche in Trentino Alto Adige, in Abruzzo e nel Lazio (CONTI F.et al., 2005).

•  Nardo-Agrostion , con l'associazione Nardetum appeninicum (Nardus stricta, Agrostis canina, Trifolium badium, Dianthus deltoides, Genista sagittalis, Meum athamanticum, Polytricum commune ssp. eu-commune, Poterium officinale, Spiraea filipendula, Festuca rubra, Anthoxanthum odoratum, etc. etc.), con caratteristiche igrofile comprende tre subassociazioni che si sviluppano su substrati a diverso grado di umidità.


Foto W.Testa


•  Cynosurion, con l'associazione Cynosuro-Trifolietum repentis (Trifolium repens, Cynosurus crystatus, Lolium perenne, Scorzonera laciniata, Poa pratensis, Carum carvi, Polygonum bistorta, Salvia pratensis, Knautia arvensis, Poa violacea, Trifolium pratense, Rhinanthus pratense, Festuca rubra, Plantago media, Galium verum, Anthoxantum odoratum, Ranunculus montanus, etc. etc.) che si sviluppa su detriti calcarei al margine del Pian Grande, su suoli quindi, ben drenati. L'alleanza ha caratteristiche mesofile.

•  Bromion , con l'associazione Festuco-Koelerietum gracilis (Festuca ovina var. centro-appenninica , Koeleria gracilis, Cerastium arvense ssp. suffruticosum, Carex verna, Galium verum, Hieracium pilosella, Trifolium repens, Festuca rubra, Anthoxantum odoratum, Agrostis alba, Thymus serpyllum, etc. etc.) presente nelle zone con detriti calcarei e sulle sponde del Fosso dei Mergani è un'alleanza con caratteristiche xerofile (CORTINI PEDROTTI C. et al., 1973).

 


Foto W.Testa

Lo "Stagno Rosso" del Pian Perduto di Gualdo


Il 19 giugno del 1995, nel Pian Perduto, è stato osservato dal Prof. Orsomando dell'Università di Camerino, un particolare arrossamento delle acque di uno "Stagno" che non essendo indicato in nessuna carta topografica è stato nell'occasione denominato "Stagno Rosso". Durante gli anni 1995 e 1996 è stato quindi effettuato uno studio su questo spettacolare fenomeno, le conclusioni sono state che la causa di tale arrossamento è da imputare alla presenza di un'alga, Euglena sanguinea Ehrenberg. Lo studio effettuato ha anche evidenziato come tale fenomeno sia strettamente correlato con gli eventi metereologici e con l'abbeverata degli animali domestici.


Foto W.Testa


Bibliografia:

CORTINI PEDROTTI C., ORSOMANDO E., PEDROTTI F., SANESI G., 1973 - La vegetazione e i suoli del Pian Grande di Castelluccio di Norcia (Appennino centrale). Att. Ist. Bot. Lab. Critt. Univ. Pavia, IX: 155-249.

HRUSKA K., 1982 c. La végétation nitrophile de Castelluccio de Norcia. In: PEDROTTI F., «Guide-Itinéraire de l'Excursion Internationale de Phytosociologie en Italie centrale (2-11 juillet 1982)», Camerino: 340-341.

ORSOMANDO E., DELL'UOMO A., 1997 - Lo "Stagno Rosso" del Pian Perduto di Gualdo . L'Uomo e l'ambiente - 24.

CONTI F. et al., 2005 - An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori. Roma: 69

PIOTTO B. et al., 2005 - Propagazione di specie vegetali di particolare valore ecologico dell'Appennino Umbro Marchigiano. Rapporti APAT 52/2005, Roma: 85-86


Foto W.Testa

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